Salta al contenuto principale
Digita una parola chiave, ad esempio, "causa di servizio"

Guida alla Causa di Servizio

Scopri se hai i requisiti e quali sono le tue opportunità.

1. Lo sai che il decreto negativo di dipendenza da causa di servizio può essere impugnato senza limiti di tempo?

Molti pensano che il decreto negativo di dipendenza da causa di servizio1 sia impugnabile solo al TAR o con Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica. Ma non è così: puoi ricorrere anche alla Corte dei Conti se chiedi l’accertamento della dipendenza da causa di servizio quale presupposto del diritto alla futura pensione privilegiata.
Diversi sono i vantaggi: innanzitutto, il ricorso alla Corte dei conti è ammesso senza limiti di tempo2 . Inoltre, la Corte dei conti, avendo ampi poteri istruttori e decisionali, può riesaminare completamente i fatti di servizio e il tuo quadro clinico per accertare il collegamento tra le attività svolte e l’invalidità sopravvenuta3 .
Il risultato: in caso di accoglimento del ricorso, contrariamente al TAR, la Corte dei conti non si limita ad annullare l’atto ma emette una sentenza di merito con la quale dichiara la dipendenza da causa di servizio della/delle infermità e/o lesioni quale presupposto del diritto a pensione privilegiata4 .

ATTENZIONE! Anche se in calce al decreto negativo emesso dalla tua Amministrazione viene indicato il termine di 60 giorni per il ricorso al TAR e 120 per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, potresti ricorrere in qualsiasi momento alla Corte dei conti, anche qualora il TAR abbia già respinto un tuo ricorso.

Vuoi far rivalutare la tua posizione? Chiedici come.

2. Perché è importante la causa di servizio?

La causa di servizio è un tuo importante diritto che ti tutela come dipendente dello Stato per infermità o lesioni causate dal tuo lavoro.

La procedura prevede la ricostruzione dei fatti di servizio da parte delle figure preposte attraverso testimonianze e perizie medico-legali, finalizzate a dimostrare la dipendenza dell’invalidità dal servizio svolto, fino a un giudizio finale e al riconoscimento di vari benefici.

Ma se non è istruita bene fin dall'inizio, la procedura di accertamento della dipendenza dell’invalidità da causa di servizio può durare anni e concludersi con un decreto negativo.

Prima, durante e dopo la tua causa di servizio, fai i passi giusti.

3. Equo indennizzo, pensione privilegiata, status di vittima del dovere: conosci tutti i benefici?

Chi avvia una richiesta di accertamento della causa di servizio, spesso agisce per ottenere l'equo indennizzo5 .

Ma forse non sai che quando hai giurato di servire lo Stato, quest’ultimo si è impegnato a riconoscere il valore del tuo operato e ha predisposto molti altri benefici6 , sia durante sia dopo il servizio, come la pensione privilegiata o, in determinate condizioni, lo status di Vittima del dovere7 .

Metti a fuoco i tuoi obiettivi prima di agire: è fondamentale. Vuoi restare in servizio? Transitare di ruolo? Essere congedato?

Raccontaci le tue aspettative.

4. Hai la documentazione medico-legale giusta per la causa di servizio?

Se la dipendenza da causa di servizio dell'infermità o delle lesioni non è ben dimostrata, la procedura sarà lunga e l'esito probabilmente negativo.

Ecco perché è fondamentale ricostruire con cura i fatti di servizio8 e richiedere le perizie medico-legali9 utili anche per la corretta ascrizione tabellare10 .

Una documentazione completa può aiutarti a intraprendere l’azione nel modo migliore e, se necessario, accelerare i tempi per un ricorso e avere maggiori possibilità di costringere l’Amministrazione ad annullare il decreto negativo emettendone uno positivo.

Contattaci per esaminare il tuo caso.

5. Quanto è importante una valutazione preliminare della tua posizione?

La consulenza multidisciplinare e personalizzata dello Studio Guerra ti aiuta a rivendicare un tuo diritto. Grazie a un'accurata valutazione preliminare11 potrai far riaprire un caso o indirizzarne correttamente uno nuovo.

I medici legali dello Studio sono pronti anche ad assisterti in sede di visita dinanzi alle competenti commissioni mediche per una corretta diagnosi delle tue invalidità: è importante che la tua posizione venga attentamente esaminata sin dall’inizio per guidarti nella raccolta della certificazione sanitaria e per suggerirti le indagini strumentali più idonee.

La valutazione preliminare è il momento più importante per delineare tutti i benefici che ti spettano e che magari non conosci ancora. Anche in caso di esito negativo in sede amministrativa non avere fretta. Il ricorso alla Corte dei Conti può essere presentato in qualsiasi momento.

Per noi ogni caso è una storia da ascoltare, raccontaci la tua.

6. Quali sono le normative per la causa di servizio?

La normativa di riferimento per la causa di servizio è il d.P.R. 461/2001.

Il riconoscimento della dipendenza da servizio è definitivo, ai sensi dell'articolo 12, e vale anche per un'eventuale successiva richiesta di equo indennizzo o pensione privilegiata. Al giudizio concorrono le valutazioni delle Commissioni Mediche12 e del Comitato di Verifica per le Cause di servizio (CVCS)13 . Il decreto finale è notificato all'interessato ai fini dell’eventuale ricorso.

In caso di decreto negativo, scegli con noi l'impugnativa corretta.

  • 1L’atto con cui l’Amministrazione di appartenenza nega una correlazione, diretta o indiretta, tra l’invalidità contratta e il servizio svolto dal dipendente.
  • 2Mentre il ricorso al TAR va presentato entro 60 gg dalla data di notifica del decreto negativo, alla Corte dei Conti si può ricorrere in ogni momento, senza termini decadenziali.
  • 3La Corte può esaminare nuovi referti e perizie di parte - ossia prodotte da medici scelti dal ricorrente - o richiederne altre, d’ufficio, a professionisti e strutture medico-sanitarie individuate allo scopo, per verificare se vi sia dipendenza tra l’infermità o lesione e il servizio prestato.
  • 4La pensione privilegiata è il trattamento economico concesso, dopo il collocamento a riposo o dopo il transito al diverso ruolo civile, al dipendente pubblico rimasto invalido per causa di servizio. Viene definita “privilegiata” perché spetta a prescindere dalla maturazione dei requisiti normalmente necessari: in presenza delle condizioni di legge, è sufficiente anche un solo giorno di servizio per ottenerla.
  • 5È una somma di denaro corrisposta “una tantum”, a seguito del riconoscimento della causa di servizio. L’ammontare della cifra dipende dall'entità della menomazione dell’integrità fisica ed è rapportata allo stipendio del dipendente rimasto invalido, al momento della domanda iniziale.
  • 6Benefici esigibili in servizio: Equo indennizzo (se l’infermità o lesione ha comportato una invalidità ascritta ad una delle tabelle (A o B) allegate al DPR 30.12.1981 n. 834) - Diritto alla retribuzione integrale per i periodi di malattia fruiti a causa dell’infermità o lesione riconosciuta - Esenzione dal ticket sanitario - Esenzione dal rispetto delle fasce di reperibilità in occasione delle visite fiscali per le prime 3 categorie - Priorità nelle graduatorie dei concorsi pubblici - Maggiorazione dell’anzianità di servizio ai fini pensionistici (per coloro a cui sia stata riscontrata un’invalidità ascritta ad una delle prime quattro categorie della Tabella A allegata al DPR n. 834/1981) - Indennità una tantum per patologie di minore entità. Benefici esigibili dopo il congedo: Pensione privilegiata - Assegno di superinvalidità - Indennità d’assistenza e d’accompagnamento - Assegno integrativo - Assegno per cumulo di infermità - Assegno di incollocabilità - Indennità speciale annua. Benefici connessi allo status di Vittima del Dovere o equiparato.
  • 7Il dipendente rimasto invalido per lesioni o infermità dipendenti da causa di servizio che si siano verificate: Nel contrasto ad ogni tipo di criminalità - Nello svolgimento di servizi di ordine pubblico - Nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari - In operazioni di soccorso - In attività di tutela della pubblica incolumità - In azioni subite in contesti di impiego internazionale, anche non ostili.
  • 8Gli accadimenti, avvenuti durante il servizio, che hanno prodotto la lesione o l’infermità, si tratti di singolo e circoscritto evento traumatico o prolungata esposizione a condizioni ambientali invalidanti. Per certificarli è necessario produrre la più completa documentazione di servizio: stato di servizio, memoriale dei servizi prestati, ore lavorate all’esterno, dichiarazioni testimoniali, verbali, nonché la relazione dell’amministrazione, prevista dal D.P.R 461/01, da sollecitare e far eventualmente integrare a cura dell’interessato.
  • 9La documentazione medica e medico-legale che certifica il quadro clinico del dipendente: certificazione nosologica rilasciata dall’ospedale che ha visitato il dipendente dopo il fatto traumatico o il manifestarsi della malattia, cartelle cliniche, referti e perizie di parte.
  • 10L’attribuzione dei benefici avviene in misura proporzionale al grado di invalidità contratta dal dipendente, sulla base delle tabelle A) e B) allegate al D.P.R 30.12.1981, n. 834. Le invalidità ascritte alla tabella A) danno diritto a pensione vitalizia o ad assegno rinnovabile, quelle alla tabella B) solo a una indennità una tantum.
  • 11La consulenza multidisciplinare attraverso la quale avvocato e medico-legale valutano il quadro clinico, i fatti di servizio e la sussistenza della correlazione tra lesione o infermità e mansioni svolte dal dipendente.
  • 12È composta da almeno tre ufficiali medici, compreso il presidente. La commissione è presieduta dal direttore dell’ospedale, dell'infermeria o dell'istituto medico presso cui è costituita oppure da un ufficiale medico superiore delegato dal direttore. La commissione medica ospedaliera, allorché si pronuncia in relazione ad istanze di militari dei Corpi di polizia è integrata da un ufficiale medico del corpo di appartenenza del militare, con voto consultivo; per i funzionari di pubblica sicurezza interviene un ufficiale del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza. Nel caso in cui gli accertamenti riguardino particolari infermità o lesioni, il presidente può chiamare a far parte della commissione, di volta in volta e per singoli casi, un medico specialista con voto consultivo. La Commissione Medica di 1° istanza formula diagnosi, definisce la data di insorgenza dell’invalidità e la sua stabilizzazione, procede all’ascrizione tabellare, esprime il giudizio di idoneità, giudizio che può essere contestato entro i successivi dieci giorni dalla comunicazione del verbale con ricorso alla Commissione Medica di 2° istanza.
  • 13È un organo consultivo che opera all’interno del Ministero dell’Economia e delle Finanze con il compito di esprimere il giudizio di dipendenza delle infermità accertate dalle C.M.O. I componenti del Comitato di verifica per le cause di servizio (da un minimo di 30 ad un massimo di 40, ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 461 del 29.10.2001, come modificato dall'art. 1 del D.P.R. n. 282 del 18.09.2006) sono nominati con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze fra i magistrati, gli avvocati dello Stato ed i dirigenti dello Stato, gli ufficiali superiori medici delle Forze armate e qualifiche equiparate delle Forze di polizia di Stato, siano esse ad ordinamento militare o civile, ed i funzionari medici dello Stato preferibilmente specialisti in medicina legale e delle assicurazioni.